Chan Chan

Le note di un contrabbasso
aleggiano nell’aria
Il ritmo lento sembra richiamare
il canto della calda notte cubana
Lieve rimorso del futuro
Da Alto Cedro, passando per Cueto
fino a Macané

La strada verso casa
emana ancora il calore del giorno
I tuoi occhi mi guidano
bussole marroni
Si ode il sono di una tromba
Poi l’incalzare di un tamburo

Balliamo
Mentre corriamo verso l’alba
Incuranti
Balliamo
Pulisco il sentiero dalle foglie
perché voglio sedermi su quel tronco
e lasciare che la luna ci guardi

Alla mia destra un chiosco
Mura stanche, piene di fumo
Tre monoliti, carte sul tavolo
Sguardi attenti
Severi
I Cohiba bruciano lenti
La cenere, eterna
Si staglia su smunte camicie

Dos rones por favor
Il pianoforte lascia spazio al guiro
Nella penombra mi abbagli
di luce solo tua
L’amore che ho per te
io non posso negarlo

Cos’è casa?
Se non un relativo, quanto sconfinato, stato mentale?
Creato da luoghi, profumi, persone..
Casa è un sentimento
da ricercare
Passando per Cueto, fino a Mayarì

 

Mister O
(ph Pio)