Iride rossa

Soffochiamo nelle parole non dette,
urliamo con gli occhi sogni distanti.
Istanti illusori di esistenze mai vissute.

Corse nelle stagioni,
tempo passato ad inseguire una chimera.
Erano giorni ingenui
da bambini,
quando la fantasia scacciava via la malinconia.
Risate riecheggiano nell’eco dei ricordi,
come un carillon che suona nelle stanze della mente.

Gli sguardi vengono dipinti dal dolore,
ore trascorse aspettando la vita.
Spettatori del proprio destino
sfioriamo effimeri piaceri.

Nostalgia
di un paesaggio mai visto.
Vuoti da compensare
con la realtà che scorre costante.

L’istante prima dell’errore,
l’albore dietro ogni crisi.
Il volto nasconde le cicatrici.

 Il mondo ruota
ma il tuo corpo è fermo,
inetto,
aspettando un vento che spinga lontano.
Mano che stringe speranze,
come ancore che tengono a riva.

Comunque vada la pioggia riga il viso,
copre il sorriso,
formando una grata liquida
che chiude il pensiero.

Estatico l’amore
caduto nel profondo oceano monetario.
La tua iride è rossa,
tinta di rabbia nascosta.
Cosa rimarrà di questo tempo circolare,
di questo divario umano
tra ciò che siamo e ciò che diventiamo.

McMay
Artwork: Brindisi