Fulcro di luce
che baci
le antiche mura
stanche
Tremante fremito
Sole di dicembre
Una chitarra
segna l’ora della siesta
Stretti vicoli
Netti svicoli
Mente che vaga
ma non troppo
sennò mi perdo
lo sguardo fugace, immenso
attimo di bellezza
erezione
finita nascosta
al bancone di un bar.
Mister O
(ph: Svario)