Suroboru

Labirintici gemiti fremono,

eco dei rimpianti,

eco dei ricordi.

Cerco nella morsa del serpente

una via di scampo.

Scaltro, ormai, salvo

la pelle, muto

e lei con me.

Resto muto.

Suadente, il tuo passo

riecheggia, come se provenisse

da luoghi remoti, da vite passate.

Torno in me, torno in te,

testimone della spirale a cui sopravvissi.

Vissi, vidi, venni:

Le idi mi tradiscono ogni anno.

Ed ogni aspettativa tradita

è una nuova muta,

nel labirinto.

Aemeth

(artwork: Minutart)