Supertramp

Pensiero ispirato dalla storia di Cristopher McCandless, aka Alexander Supertramp.

Le persone giudicano, parlano. Ma Alexander è diverso dalle altre persone. Per Alexander la vita è fatta di amore e bellezza, di arte, di poesia e di pace. Per Alexander la vita è fatta di valori che non esistono all’interno del grande mostro chiamato “società”. Ecco perchè Alexander fugge di continuo: la fuga è l’emblema della rivoluzione interna che l’uomo deve compiere per uscire dagli schemi imposti da se stesso.

Girare senza meta attorno al mondo, come metodo di redenzione dell’anima.

Girare senza meta attorno al mondo, per conoscere come davvero stanno le cose.

Girare senza meta attorno al mondo, per assottigliare il limite che ci tiene separati dal senso di tutto, quel tutto così immenso ed irraggiungibile, cui l’uomo può solo tendere la mano attraverso la bellezza che sta in ogni cosa, senza mai riuscire neanche a sfiorarlo.

Siamo troppo “piccoli” per capirne il senso, sebbene ci siano quei momenti in cui la sensibilità si acuisce ed i confini della ragione cieca si assottigliano.

Quei momenti sfocati, intinti di vino rosso e sporchi di cenere.

Quei momenti in cui stiamo talmente bene che desideriamo solo di continuare a star così: come davanti ad un tramonto bellissimo, un mare infinito e qualcosa da fumare con gli amici di sempre.

In quei momenti senti che la verità è più vicina.

Tuttavia, siamo la gioventù bruciata, noi. Siamo quelli sbagliati, disorientati, persi. Ci dicono che facciamo male, che inseguiamo idee false, che gli artisti, i rappers, ci hanno deviato il cervello, che dovremmo diventare adulti maturi e responsabili. Eppure la continua pretesa di normalità da parte della società è composta da ambizione, lusso, fama, carriera, brama di potere. Tutte stronzate che assicurano all’uomo un futuro triste e corrotto, imprigionato da se stesso e dalla propria mafia spirituale, che pretende di “ricevere il pizzo” ogni giorno per sentirsi nobilitata.

Come loro non diventeremo mai.

Perché è colpa loro se questo mondo non ci piace, è colpa loro se il denaro ha ucciso la bellezza della semplicità. Perché, alla fine, si può trovare la vera libertà solo nel proprio libero pensiero.

Non resta che buttarci a capofitto nella vita, sviscerandone il midollo più profondo, vivendo seguendo i nostri ideali e la nostra più intima essenza.

Non resta che credere fortemente nella nostra ispirazione, non resta che avere il coraggio di ribellarci.

 

T. Supertramp

(ph: Svario)